TIC TAC

Tic Tac

“Quanto ci vuole ancora?”

“Non lo so.”

“Non dovrebbe volerci così tanto tempo.”

“Non lo so? Così sembra però.”

“…”

Tic Tac

“Smettila di picchiettare il piede.”

“Ci vuole un’eternità.”

“Sì, ma non devi rompermi le palle con quel suono fastidioso.”

“Scusa. Cavolo.”

Tic Tac

“Smettila di camminare”.

“Sul serio?”

“Sì.”

“Cosa c’è che non va adesso?”

“Mi dà fastidio.”

“Allora non guardarmi!”

“La stanza è troppo piccola per non vederti.”

“Chiudi gli occhi.”

“No.”

“Allora smettila di lamentarti.”

“Siediti e basta.”

Tic Tac

“Ma quanto manca?”

“Come dovrei saperlo?”

“Sei tu quello con l’orologio.”

“Guarda da te. C’è un orologio sul muro.”

“È sbagliato.”

Tic Tac

“Puoi stare fermo per un minuto?”

“Ci vuole troppo tempo.”

“Come fai a saperlo?”

“Lo so e basta.”

“In realtà non lo sai affatto! Altrimenti non ti lamenteresti.”

“Stai zitto.”

Tic Tac

“Stai seduto!”

“Mi piace stare in piedi.”

“Beh, non sei solo in piedi.”

“Mi piace muovermi.”

“Ti muovi così tanto solo quando sei ansioso.”

“Mi muovo quando voglio muovermi.”

“Accidenti! Impazzirò se rimango con te per un altro secondo.”

 Tic Tac

“C’è qualcosa che non va!”

“Oppure sei solo paranoico.”

“Te lo dico io, non ci vuole così tanto tempo.”

“Probabilmente si stanno solo prendendo il tempo che ci vuole.”

“Oppure c’è qualcosa di strano.”

Tic Tac

“Finiscila! Mi sto stufando di te che vai in giro ogni cinque secondi.”

“Beh, abituati perché probabilmente non torneranno.”

“Certo che stanno tornando, idiota.”

“Oh sì? Ma insomma, quanto tempo è passato?”

Tic Tac

“Tre minuti.”

Tic Tac

“Che cosa?”

“Mi hai sentito benissimo.”

“Non credo di aver capito bene.”

“Tre minuti.”

Tic Tac

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